Tab Article
La poesia di Francesco Clausi-Schettini è composta da un insieme di mappature semantiche che ricostruiscono per rappresentazioni simboliche il rapporto dell'autore con l'attualità del tempo nell'impossibilità di reperire una nozione qualificata e definitiva del proprio io, disperso nell'oggettivazione riflessa sugli elementi del reale, a loro volta galleggianti come reliquie sopravvissute al naufragio del senso compiuto del linguaggio da cui provengono. La bellezza sta nella ricchezza dei segnali, franti e fratti, scomposti e disarticolati, capaci di mettere in mostra la nudità dei loro meccanismi di significato, di ingaggiare autonomi percorsi di senso e di non-senso. Fino a che ne nasce un fasto celebrativo della ricchezza della scomposizione e ricostruzione dei significati. Non un'opera edificata seguendo la logica meccanicistica degli antefatti e dei fatti, ma illustrando l'opulenza dei post-fatti.